Educazione alla sessualità

Il concetto di amore nel bambino
II parte

Anche attraverso il disegno il bambino esprime se stesso, e l'evoluzione del concetto di amore vi può essere colto forse in modo ancor più spontaneo, genuino. In particolare quando, a differenza di tanti altri, i ragazzi hanno ricevuto un'accorta educazione sessuale fin dai primi anni dell'età scolare, per cui sono stati educati all'ammirazione e all'amore per il creato, all'accettazione prima e all'amore poi per gli altri, infine all'attesa dell'altro, cioè del partner della vita.

Riporto alcuni disegni di miei scolari, disegni che ho scelto fra moltissimi altri perché rappresentativi di gruppi omogenei.

A coloro che non hanno ancora svolto un'educazione sessuale coi propri scolari forse potrebbero apparire anacronistici, dato l'influsso dei mass-media, un poco idilliaci: costituiscono un'ulteriore prova del grande ascendente che l'attuazione di tale istanza educativa opera sui bimbi.

Su alcuni disegni infatti si può cogliere qualche spunto preso dai mass-media a conferma ancora una volta di quanto la società, coi suoi condizionamenti, influisca nella formazione degli esseri più suggestionabili, i bambini. Gli autori hanno captato, come la stragrande maggioranza dei loro coetanei, in prevalenza i messaggi televisivi.

I bimbi che presento non appartengono ad un ceto particolare con una educazione a monte particolare, ma sono scolari di una scuola posta alla periferia cittadina, perciò frequentata in prevalenza da figli di operai, con i problemi che tutti conosciamo. Bimbi che giungono alla scuola a volte smaliziati, a volte in condizioni tali da dover fare un recupero.

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A 7 anni il primo incontro viene visto da una bimba così, casuale, magari alla fermata di un autobus. Ci si saluta, poi ci si metterà a sedere sopra una panchina che è lì, pronta, a portata di mano.
L'amore incomincerà così...

Oppure l'amore spunta un giorno, lieto come fosse un dì di festa, a cui partecipa pure la natura (gli archi fioriti).

Poiché l'autore è un maschio, nel disegno compare anche l'automobile, l'oggetto che, secondo lui, può dare maggior sicurezza ad un uomo.
Non lontano dai futuri innamorati, un barino confortevole attende i due i quali, è evidente, hanno tante cose da raccontarsi...

Nella figura seguente il ragazzo, come al solito, disegna l'auto (potenza e prestigio) però tenta di "concretizzare" il sentimento che sta nascendo con una serie di cuoricini sospesa a semicerchio sul capo delle due persone.

Passiamo ora ad esaminare la rappresentazione dell'amore fatta da un bimbo di 8 anni.

Oltre ad un notevole spirito di osservazione sul comportamento degli adulti, si nota già una riflessione maggiore sull'argomento.
Per questo ragazzo l'amore non è altro che un simultaneo colpo di fulmine.
Da notare che l'uomo, col suo mazzo di fiori proteso, sembrava già presentire l'incontro con una "lei", cosa che infatti puntualmente avviene.

Difficilmente si potrebbe illustrare meglio l'antica frase che l'innamorato spesso rivolge a colei che ha già cominciato ad amare: - Ti ho tanto cercata... Eri tu!

Per gli autori dei due disegni seguenti, di un maschio e di una femmina, di 9 anni, l'amore è quello dei fidanzatini, che evidentemente essi vedono spesso seduti sopra una panchina dei giardini pubblici.

 

Con buona pace delle femministe più accese, nelle loro famiglie, a quanto pare, vigerà ancora l'usanza che siano gli uomini a regalare i fiori alle donne, se anche questi giovanotti vengono rappresentati nell'atto di un dono floreale alla loro ragazza.

Particolare curioso: per gli autori delle due opere è contemporaneamente giorno (gli uccelli che volano, le ochette che nuotano) e notte (la luna e le stelle).
Evidentemente i bimbi intuiscono che la notte meglio si addice alle tenere effusioni degli innamorati. Nello stesso tempo il giorno mette più allegria, perché vi può essere la partecipazione delle piante e degli animali, ben visibili.
D'altra parte l'amore per la natura, costante comune di ogni vera educazione sessuale, fa quasi sempre capolino nelle espressioni dei ragazzi che sono stati educati in questo modo.

Nella figura seguente, di una bambina, si può notare il vecchio motivo favolistico del principe azzurro che col suo cavallo bianco giunge fino alla damigella del suo cuore, ma si può osservare anche il mitico spunto di un Cupido (mentre scocca le sue frecce) fornitole dallo studio della storia antica, che appunto fa parte del programma della terza classe elementare.

Muto ma eloquente testimone della scenetta, il cane, perché l'autrice del disegno ne possiede uno, col quale divide ogni momento felice. 
Se ne può dedurre che il bambino proietta dunque se stesso nel futuro, mentre per ogni situazione intuisce sentimenti che pensa un giorno saranno esperienze sue.

Il disegno seguente, che potrebbe apparire alquanto malizioso all'occhio disincantato di un adulto,

è stato spiegato dall'artista in questo modo:

— I due non si conoscono ancora; entrambi stanno facendosi il bagno, lei sotto la doccia e lui nella vasca (che non è entrata nel disegno per mancanza di spazio) poi si vestono ed escono e quando si incontrano si innamorano subito, perché Cupido ha deciso così.

Alcuni ragazzi, coetanei dei precedenti, hanno considerato tuttavia che l'amore non è un sentimento esclusivo dei giovani, ma può essere prolungato nel tempo, fino nella coppia anziana (i loro nonni).

Così, nella figura qui sopra, vediamo due vecchietti, ciascuno intento alle proprie faccende, lui a bere a tavola e lei a fare la maglia sulla sedia a dondolo, nell'intimità della loro casa, ancora insieme a dividere la loro giornata. Un grande cuore, con le scritte nonno-nonna, in alto, simbolo del loro antico, ma ancora attuale amore.

Mentre in questa figura, si vede una scenetta quasi simile a quella precedente, ma con la presenza dell'autrice stessa, nonché del piccolo zoo domestico.

Osservando invece la figura seguente (di un bimbo di 10 anni), si rimane colpiti dall'aspetto dei componenti la vecchia coppia:

quello ancora imponente, quasi marziale dell'uomo, in contrapposizione a quello tenero, sottomesso della donna, che pare aggrapparsi a lui, quasi a trovare ancora una volta sostegno e protezione, dopo una vita di faticose cure domestiche, di molteplici maternità e di rassegnazione.

Molto eloquente anche la figura che segue, dove con mano sicura un ragazzo di 11 anni ha raffigurato con grande tenerezza la coppia sola, in mezzo ad una fantasmagorìa di colori, che fa pensare all'alba di un giorno che durerà una vita intera.

Per ultimo, il disegno di un ragazzo, coetaneo al precedente, M. S.

Quest'opera, nell'intenzione dell'autore, doveva servire ad abbellire la facciata del quaderno di aritmetica, materia, come si sa, dai più considerata ben lontana dalle faccende di cuore.

Tale illustrazione, in una scolaresca avvezza a dialogare ampiamente con l'insegnante, non sorprese minimamente i ragazzi, ma intenerì invece moltissimo l'insegnante, la quale in quei tratti disadorni ma eloquenti, coglieva tutta la trepidante attesa della sessualità in boccio di un bambino di quell'età. Il quale apertamente si dichiarava disponibile, anzi proteso verso l'amore di una "lei" ancora sconosciuta, la quale forse in qualche angolo di mondo silenziosamente si stava intanto protendendo verso di lui.

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