Educazione alla sessualità
Dalle cellule sessuali alla nascita: embriologia
Note
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1. Chiedono sempre dei gemelli e spesso dei gemelli siamesi, a volte
vogliono sapere come mai nascono dei bambini focomelici, a volte c'è qualcuno che ha sentito parlare o ha visto
un bambino con labbro leporino e addirittura qualcuno chiede dei mostri, mentre le ragazze chiedono come la rosolia possa
danneggiare il bambino nel grembo della madre, spesso ci sono richieste sui cambiamenti di sesso.
2.Giacomo Santori, Compendio di
Sessuologia, ed.
Minerva Medica, Torino (prima ed. 1957 - quarta ed. 1972).
3. Un po' di storia può servire per i ragazzi che a volte riferiscono ciò che dicono le donne del popolo «se l'uomo dorme a destra nasce...».
Alcmeone nel VI sec. a.C. diceva che «si realizza nel bambino il sesso del
genitore che ha fornito più seme» ed Empedocle che il sesso dipendeva
dalla temperatura dell'utero per cui il maschio si sviluppava nelle zone
più calde dell'utero, ritenute sul lato destro.
Anassagora sosteneva che se il liquido seminale proviene dal lato più
nobile del corpo, il destro, e viene deposto nel lato destro dell'utero
nascerà un maschio. Dalla parte meno nobile origina una femmina (si
riteneva l'utero umano bicorne come per altri mammiferi).
Democrito disse che il nascituro sarebbe preformato nello sperma sotto forma
di particelle invisibili ma Aristotele si oppose e disse che la produzione
di sperma e la mestruazione erano due processi analoghi. Lo sperma era però
dotato di forza differenziatrice capace cioè di imprimere alla "materia"
femminile l'impulso a differenziarsi in maschio o femmina.
Teorie che sopravvissero anche dopo la scoperta dello spermatozoo e del follicolo ovarico avvenute nel 1600.
Nel XVIII secolo si parlò di embrione indifferenziato, che per fattori
esterni sconosciuti si differenzia più tardi e anche si disse che il sesso
è determinato «nell'attimo stesso in cui l'animale esce dal nulla».
Fino al 1900 sono state formulate secondo Giovanni Chieffi dal quale attingo
queste notizie, ben 500 teorie! (Rivista Le Scienze, n. 77,
Milano).
Al nostro secolo venne lasciato il compito di risolvere il
problema della determinazione del sesso
grazie allo sviluppo della
genetica. La formulazione della teoria cromosomica, la successiva scoperta
dei cromosomi sessuali, il loro comportamento durante la meiosi offrirono
tutti insieme la base per avviare a soluzione uno degli enigmi più
affascinanti della biologia
4. Ricordo che il sospetto di gravidanza si ha dopo circa 15 giorni dal
concepimento e che la diagnosi dei poveri
, come dice Bonomi, si fa dopo un
periodo analogo misurando la temperatura; la diagnosi di laboratorio dopo una
quarantina di giorni dall'inizio dell'ultima mestruazione per cui il prodotto
del concepimento ha circa 25 giorni di vita.
5. La velocità è di circa 60 micron al secondo.
6. Gli studi della ultrastruttura e della biochimica delle ciglia delle nostre
cellule - e quindi anche della coda dello spermatozoo - erano quasi nulli fino
al 1961. Ora fervono in alcune Università straniere.
7. La cellula uovo è stata tolta dall'ovaia di una donna un giorno prima dell'ovulazione
e tenuto in vita per 25 ore in un incubatore immerso nell'habitat della
secrezione mucosa di una tuba. Lo spermatozoo è stato mantenuto per 3-4 ore in
secrezioni tratte dalla cervice e dall'utero della stessa donna. La foto è
stata ripresa con un elettromicroscopio giapponese, capace di 40.000
ingrandimenti (con una profondità di campo 500 volte superiore a quella di un
comune microscopio, e risoluzione 40 volte maggiore). La tecnica è stata messa a
punto dai dottori Grels Näslund, Ist. di anatomia - Università di Uppsala, e
Jan Lindberg, Karolinsk Institute; da Tempo Medico, n. 117, dicembre
1973, Milano.
8. I due 'pali di sostegno' sono costituiti da catene di zuccheri e
fosfati, 'i pioli' da due basi complementari (adenina-timina,
guanina-citosina) attratte fra loro da forze elettrostatiche (legame d'idrogeno)
così che tutta la 'scala a chiocciola' resta unita.
9. Spesso i ragazzi chiedono notizie sui
primi uomini: il disaccordo sulla teoria dell'evoluzione e il racconto della
Bibbia salta fuori e i ragazzi vorrebbero una risposta concorde. Quieto le acque
dicendo che l'evoluzione non è scienza ma teoria e che il brano della Bibbia è
racconto storico.
10. L'informazione iscritta nel D.N.A. parte come un nastro che un messaggero, l'R.N.A.,
trasporta a granuli contenuti nel citoplasma, i ribosomi, i quali non solo
leggono il messaggio ma lo traducono in 'realtà' catturando dall'ambiente
le proteine necessarie a dar materia e forma al messaggio partito dal D.N.A.
11. A volte i ragazzi hanno sentito parlare di ingegneria genetica o di
manipolazioni genetiche o di 'chimere di DNA' cioè di molecole
ottenute montando insieme segmenti di DNA tratti anche da batteri diversi. Se
questi esperimenti possono essere di base per introdurre nuove informazioni
genetiche nei vegetali o negli animali, possono anche servire per costruire per
esempio organismi produttori di tossine: nella primavera del '74 molti
Ricercatori si sono riuniti perché preoccupati per i rischi e nel febbraio del
1975 Biologi e Ricercatori di 17 Paesi convenuti ad Asilomar in California hanno
concluso che alcuni esperimenti sono troppo pericolosi per ora, anche
realizzando il massimo isolamento.
12. Una classe di maestre d'asilo, che avevo seguito per tre anni, mi fece un
grande lavoro di ricerca partendo dalle mie lezioni e toccando i campi
filosofici, religiosi, legali, psicologici e pedagogici. «Ogni uomo è come una
pietra del Duomo: ha una sua funzione in tutto il complesso. Tutti guardano alle
guglie ma queste non starebbero su se, sotto nascosto nella terra, non ci fosse
il basamento» scrisse un'allieva e un'altra vide nei sosia una
ulteriore dimostrazione della fratellanza fra gli uomini e della irripetibilità
della persona.
13. Le notizie comunicate dall'Esperto della macchina della verità"
e di
altri Studiosi sono state raccolte da P. Tompkins e C. Bird, in La vita
segreta delle piante, Sugarco, Milano, 1975.
14 a. La proliferazione cellulare
nell'embrione inizia immediatamente dopo che, fusi i gameti maschili e
femminili, si forma lo zigote. Malgrado la ripetuta divisione dei blastomeri
la grandezza totale non aumenta e i blastomeri diminuiscono di grandezza
dopo ogni divisione. Questo è uno dei pochi esempi in cui un incremento
numerico di cellule non comporta incremento volumetrico delle stesse
(Langman).
Per poter ricevere le sostanze di cui necessita per poter crescere, il nuovo essere dovrà prima impiantarsi nell'utero.
14 b. Un caso famoso di gemelle vissute fino all'età adulta, le gemelle Dionne,
studiato quindi accuratamente nelle più minute differenze, ha permesso di
emettere una teoria: derivano con tutta probabilità da un solo zigote il quale
dividendosi in due cellule ha fornito cellule che a loro volta si sono divise in
due (quattro) e una di queste ancora in due fino ad avere cinque cellule che
sono cresciute separatamente.
La gemellarità è ereditaria.
Le statistiche dei decenni precedenti l'uso della pillola ci davano la
seguente frequenza delle gravidanze multiple: bigemina 1/85, trigemina 1/6.500,
quadrigemina 1/1.000.000, quintupla 1/24.000.000.
L'Istat nell'Annuario di
statistica demografica 1979 ci da per 1.000 nati in Italia 18,5 gemelli; i parti
doppi sono stati 6.805, i parti tripli 73. La gravidanza bicoriale è tre volte
maggiore della monocoriale.
15. Conosciuti fino dall'antichità sono definiti siamesi perché i più noti
sono stati due fratelli del Siam nel 1811 ed entrati come attrazione in un circo
americano. Il primo intervento chirurgico fu tentato senza successo alla fine
del XIII sec., reso necessario per la morte di una delle due gemelle. Il primo
intervento riuscito è stato fatto nel 1690 su due gemelle che avevano in comune
lo sterno. Fino ad ora si sono raccolte segnalazioni di circa 1.500 casi di
siamesi e di una trentina di interventi riusciti.
16. In una scuola dove sono stata chiamata ho incontrato varie classi (anche di
III media) traumatizzate dai discorsi fatti sui mostri e sul Cottolengo da un
insegnante di religione (!).
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18. Spesso le ragazze dicono «mi fa schifo un uomo così». Bisogna far loro
comprendere che è un carattere proprio del sesso maschile, e quindi è una
ulteriore ricchezza dell'uomo, facendo attenzione a non sminuire chi ne fosse
sprovvisto.
19. I giovani sono contenti di queste descrizioni anche semplici, senza dettagli,
dello sviluppo dei vari apparati: ritengo essenziale farle e prima di
parlare dei genitali, affinché si abbia una visione del tutto e non soltanto
della parte che riguarda gli organi riproduttori.
20. Gli atti del congresso sono raccolti in Comportamenti sessuali
devianti, ed. Minerva Medica, Torino, 1974.
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22. Cazzaniga e Cattabeni, Medicina Legale, ed.
UTET, Torino 1962, pagina 67 e
seguenti; idem, 1976, pagina 72 e seguenti.
23. Per i giovani queste spiegazioni possono non bastare. Disegnando i genitali
indifferenziati dico loro che le pieghe genitali nell’uomo delimitano una
doccia, che si sviluppa col pene - la doccia uretrale - e poi la ricoprono dall’indietro
in avanti così da trasformarla in condotto uretrale. Dagli arresti del processo
di chiusura della doccia dipende l’ipospadia.
24. Cazzaniga e Cattabeni,
citato in nota 22.
Post scriptum
Confronta con quanto scriveva Bruni nel 1944 (riportato anche in Non opposizione ma complementarietà dei sessi):
«L'ovo fecondato per forma corrisponde ad una cellula, ma come capacità evolutiva rappresenta in potenza tutto l'organismo futuro e anche quello dei suoi discendenti. Esso infatti imprimerà nella massa di materiali bruti, che nel nuovo individuo verranno trasformati in sostanza vivente, lo stimolo perché si organizzino in quella determinata forma, inoltre la totipotenzialità primitiva che andrà perduta nelle cellule costitutive del corpo (cellule somatiche) persisterà nelle cellule sessuali (cellule germinali) e potrà esplicarsi nella creazione di altri individui ogni volta che una di tali cellule germinali potrà fondersi con una cellula germinale della stessa specie e di sesso diverso. Di qui risulta come alla mortalità degli elementi somatici si contrapponga la virtuale immortalità degli elementi germinali.»
Angelo Cesare Bruni, Compendio di anatomia descrittiva umana, Ed. Vallardi, Milano.
S. Witelson, Le differenze sessuali nella neurologia della cognizione: implicazioni psicologiche, sociali, educative e cliniche, pubblicato in Il Fenomeno Donna di E. Sullerot, a pag. 262 e ss. dall’Editrice Sansoni, Firenze, 1978.
Si veda pure nello stesso testo a pag. 78 e ss. il lavoro di G. Raisman sulla Differenza di struttura tra il cervello dei maschi e quello delle femmine
nel ratto, ma soprattutto si seguano i lavori della nostra Levi Montalcini.