Educazione alla sessualità
Gravidanza e parto fisiologico: note
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1. Diverso
per esempio è il comportamento della cagna e della gatta che vive in città o in
campagna. La mucca partorisce con l'aiuto dell'uomo ma la cavalla, che di solito
è tenuta libera nel suo stallino, partorisce quando non è disturbata da nessuno,
in genere di notte: il contadino trova all'alba la cavalla che ha fatto tutto da
sola in silenzio, con il piccolo che ogni tanto va a poppare.
2.Vengono fatte continue richieste
di materiale prefabbricato: per venire incontro agli educatori e per superare le
citate difficoltà abbiamo tentato di costruire materiali audiovisivi smontabili
e rimontabili dall'operatore: Bardella, Diaz, Pincelli, Educazione alla
Sessualità, LDC, Torino, 1980. Sta all'educatore scegliere, mettere in fila le immagini e
commentarle così da ottenere un programma nel quale egli si riconosce e del
quale assume la responsabilità.
3. Facendo incontri coi ragazzi non
è vantaggioso rispondere all'inizio solo alle domande perché si userebbe molto
tempo per dare spiegazioni che quasi sempre devono essere riprese per altre
domande.
4. L'ovaio non è attaccato alla
fìmbrie ma è solo vicino, per cui si possono comprendere le gravidanze
addominali dovute alla fecondazione dell'ovocellula prima che sia scesa nella tuba.
Queste gravidanze si interrompono quasi subito per la mancanza di ambiente
adatto allo sviluppo dell'embrione.
5. Se l'ovocellula fecondata invece di
scendere nell'utero si arresta nella tuba abbiamo la gravidanza tubarica, che
pure si interrompe. Se l'ovocellula cadendo nell'utero finisce verso il collo,
cioè la parte in basso, darà origine alla placenta previa.
6. A volte il contenuto è un tumore
benigno, un fibroma per esempio, che può raggiungere anche diversi chili!
7. Ignoriamo la vera causa del
parto, non sappiamo se dipenda dal bambino dalla madre dalla placenta: forse
interviene un assieme di momenti nervosi ormonali e meccanici che studi fatti
sulla pecora mostrerebbero essere scatenati dal feto, il migliore giudice della
propria maturità e della abitabilità dell'utero.
8. Nello schema qui a destra,
che mostra la struttura della placenta nella seconda metà della gravidanza, si
vede come la placenta sia formata da una porzione fetale, che forma come dei
grossi bottoni, i cotiledoni, (costituita e costruita dal corion
frondoso con i suoi villi) e da una porzione materna (costituita dalla decidua
basale).
In altre parole, il corion frondoso diventa la parte fetale della placenta
scrive
Angelo Cesare Bruni, Compendio di anatomia descrittiva umana, Vallardi ed., Milano 1943, pagina 121.
La funzione principale della placenta è di permettere lo scambio delle sostanze
tra le correnti sanguigne materna e fetale senza che esse si mescolino e la barriera placentare
che dal quarto mese in poi diviene sempre più sottile
è composta esclusivamente da tessuto fetale
(Jan Langman, Embriologia Medica,
Piccin ed., Padova 1972).
9. A volte la donna sente dolore ed io spiego che questo dolore è dello stesso tipo di quello del parto. Per far capire ai ragazzi dico che si ha l'impressione che il dolore cesserebbe se si potesse svuotare l'utero del suo contenuto.
I blocchi che a volte ci appaiono, come sangue coagulato, sono pezzetti di
spugnetta che viene espulsa come la tappezzeria di un locale che si rinnova.
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10. Durante la massima parte dei giorni di un ciclo, l'orifizio e il canale del collo uterino sono chiusi e vi si trova uno spesso tappo di muco attraverso il quale gli spermatozoi non possono passare.
Quando si avvicina il tempo in cui un'ovocellula sta per distaccarsi da una delle ovaie della donna, l'azione degli estrogeni fa sì che l'orifizio e la cervice del collo uterino si dilatino, e il muco cervicale, che fino a questo momento è stato denso, si faccia fluido e sottile. Questo muco, divenuto ora favorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi, facilita anche il loro passaggio dalla vagina all'utero.
Avvenuta la deiscenza del follicolo - ovulazione -, subito si organizza il corpo luteo che provvede - tramite il progesterone - sia a richiudere orifizio e cervice del collo uterino per proteggere le vie interne femminili anche dai germi che potrebbero risalire, sia a bloccare eventuali altre ovulazioni, sia a rendere nuovamente denso il muco cervicale.
Un effetto 'secondario' del progesterone è il rialzo termico basale che così indica il periodo non fertile post-ovulatorio.
Josef Rötzer, La regolazione delle nascite secondo natura, Aldo Martello
- Giunti ed., Milano 1975 - titolo originale: Kinderzahl un Liebesehe,
Wien 1972 (questo testo, di base, descrive certo i vari metodi fisiologici più o
meno in uso ma soprattutto presenta e spiega i presupposti scientifici e le
modalità di applicazioni pratiche del cosiddetto "metodo sintotermico", messo a
punto proprio da lui, J. Rötzer).
11. L'HCG, l'ormone gonadotropo
coriale che viene elaborato prima dal trofoblasto e poi dai villi coriali,
passando nella circolazione sanguigna della madre raggiunge tutto il suo corpo
(per cui tutti i suoi apparati e cellule 'interessate' possono ricevere quel
telegramma-messaggio ed esserne in-formati) e quindi arriva nelle urine.
12. I mammiferi domestici non hanno la mestruazione: ciò che non serve più viene riassorbito. Ai ragazzi dico: «Nella donna ogni mese l'utero si prepara ricamando copertina lenzuolino federina e tendine alle finestre; ma se l'ovocellula di quel mese lì non viene fecondata, allora la donna disfa e 'butta' - espelle - con la mestruazione ciò che aveva preparato appositamente per poter subito ricominciare a ricamare con nuovo tessuto e nuovi fili colorati. Nei mammiferi domestici invece copertina lenzuolino federina e tendine vengono disfatte e il materiale viene impacchettato, messo in soffitta o riutilizzato».
Le perdite sanguigne presenti nei nostri animali, che vengono erroneamente interpretate come mestruazioni, sono invece dovute all'estro che coincide con il periodo dell'ovulazione: sono cioè espressione dello stato di intensa iperemia (= intenso e superiore afflusso di sangue) attiva di tutto l'apparato genitale femminile per una accresciuta attività di tutte le ghiandole (Silvio Giacconi, Brevi note sulla sessualità negli animali domestici, in Educazione alla Sessualità, vol. II).
Facilissimo quindi che vi sia anche la rottura dei capillari più sottili e, quindi, sanguinamento.
Può essere forse utile ricordare qui che gli animali si accoppiano «perché
devono» e «quando devono»: un'altra grande e sostanziale differenza, sostenuta e
determinata ovviamente da una fisiologia diversa da quella umana.
13. II sacco è
costituito dalla parte di corion che ha perduto i villi - corion liscio - e
da una membrana - amnion - che, continuando l'ectoderma dell'embrione a
livello dell'ombelico cutaneo, avvolge il feto e circoscrive attorno a questo
una cavità, riempita dal liquido elaborato dall'amnion stesso (il liquido
amniotico, cioè, non è prodotto dalla madre, ma dall'embrione stesso prima e
dal feto poi).
14. Le
infezioni si possono avere, a sacco integro, solo attraverso il sangue materno.
15. Quasi
tutti i pittori e gli scultori di Madonne o di mamme mettono il bambino alla
sinistra.
16. Sono chiamate arterie i vasi
che partono dal cuore
anche se portano sangue ricco di anidride carbonica come l'arteria polmonare e
vene quelle che giungono al cuore anche se portano sangue arterioso come
la vena ombelicale nel feto o le vene polmonari nell'adulto.
17. Il «morbo blu» nel bambino è
dato dal permanere in parte delle condizioni circolatorie fetali. Le embriopatie
da rosolia per esempio sono spesso nella valvola di Botallo.
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18. In figura qui a destra è riportato (da Kahn)
un bacino in cui uno dei diametri è troppo stretto: non potendo essere superato
dal bambino sarà una indicazione per il cesareo.
E' invece frequente oggi incontrare donne il cui bacino è troppo stretto per
motivazioni culturali: l'indossare infatti abitualmente nell'età dello
sviluppo calzoni tipo jeans troppo stretti - o con cintura bassa come di moda - ne impedisce il fisiologico allargamento.
Anche il bacino nella donna deve poter "fiorire" e non restare "in boccio"!
, dico ai
ragazzi.
19. Anche solo un pezzo che
rimanesse nell'utero, essendo ormai inutile, verrebbe 'rigettato' dalla donna.
In questo caso si interverrà con un raschiamento di pulizia. La placenta ha un
diametro di circa 20 cm., uno spessore di due dita e un peso di circa 400 gr.
Viene raccolta e servirà per fare estratti placentari; gli animali la mangiano.
20. F. Leboyer, Per una
nascita senza violenza, ed. Bompiani, Milano, 1975.
21. La respirazione particolare, "a cagnolino", permette alla donna di dare un contributo decisivo: prima per il controllo del dolore e poi, sincronizzando la respirazione, per il miglioramento delle spinte.
Per far inoltre capire dove si trova un certo gruppo di muscoli ed impararne il
rilassamento li invito a pensare un attimo - tutti, maschi e femmine - di essere
in bagno ad urinare. Subito dopo le ragazze ridono ed io le avverto che proprio
quei muscoli che ora hanno avvertito e riconosciuto sono quelli che dovranno
maggiormente rilassare per facilitare il parto.