Educazione alla sessualità
Dalla nascita alla maturità sessuale:
anatomo - fisio - neurologia
III parte
Il bambino e la bambina che nei primi anni di vita sembrano
uguali, arrivano ad una età in cui compaiono i primi peli sul pube (pubertà).
Gli ormoni hanno pensato alla crescita in statura e peso ed ora provvederanno
all'ulteriore sviluppo.
Si parla delle mammelle e della voce, del bacino e delle spalle22, delle mestruazioni e delle
polluzioni.
Quasi tutti sanno del flusso mensile, pochi alla fine delle scuole medie
sanno delle polluzioni! Ritengo che sia molto importante parlarne poiché, da una
inchiesta che feci nel 1969 dietro domanda di don Liggeri (non esiste niente
mi disse), trovai che in un gruppo di una ventina di giovani studenti uno solo
era stato informato da un cugino e tutti gli altri ne avevano avuto un trauma,
durato anche anni. Uno mi riferì che il padre, un avvocato, quando aveva
quindici anni gli disse che se aveva bisogno di donne si rivolgesse a lui ma
tacque delle polluzioni e questo comportamento condizionò gravemente il giovane,
un altro sofferse e confessò per alcuni anni come "peccato" il fatto naturale
fino a quando incontrò un sacerdote che lo illuminò, un altro poiché nella notte
aveva sognato sua madre trovando al mattino il letto sporcato visse in un senso
di colpa per due anni facendosi succube delle sorelle, un altro balbettando
quando vide arrivare il suo turno uscì... Un altro ancora non le conosceva
poiché avendo avuto da bambino una infiammazione all'uretra incominciò a
masturbarsi e non smise di farlo. In quella inchiesta fu contestato il termine polluere - sporcare!
Quando il ragazzo arriva verso i 13 -14 -15 anni, quindi un
po' dopo la ragazza, le sue cellule germinali, che han continuato a
moltiplicarsi, incominciano a maturare. La maturazione, cioè la riduzione a metà
del corredo cromosomico, negli spermatozoi è un processo più lungo della
maturazione dell'ovocellula: richiede infatti più di due mesi e ancora alcune
settimane affinché le cellule siano pronte per l'emissione. Gli spermatozoi
stipano i testicoli e le prime vie genitali e nel sonno (magari si sogna una
persona cara) senza l'intervento della volontà fuoriescono insieme al
liquido spermatico, che pure continuamente si produce nelle varie ghiandole. Il
ragazzo dorme, è rilassato e il liquido esce attraverso l'uretra e finisce sulla
biancheria. Al mattino quando si sveglia trova una macchia biancastra, simile
all'albume dell'uovo asciugato
.
Invito le ragazze che magari fanno il letto dei fratelli a non prenderli in giro
perché non piacerebbe a noi, se sporchiamo durante il mestruo
.
Le polluzioni, prima saltuarie, si fanno poi più frequenti negli anni seguenti,
quando spunta la barba, anche due o tre volte alla settimana. Non c'è una regola
fissa sulla loro frequenza: possono infatti capitare anche una volta al mese.
Una frequenza maggiore o minore è bene segnalarla al medico
.
La polluzione è una emissione involontaria dovuta ad un
riflesso. La masturbazione è una emissione volontaria, provocata quindi. I
ragazzi chiedono molto e anche le ragazze. Quasi sempre c'è qualche ragazzo che
dice essere necessaria la masturbazione. No, non è necessaria perché l'uomo ha
lo svuotamento naturale. Se non fosse così non potremmo capire certi celibati.
Naturalmente richiede un certo sforzo...
In un incontro ci fu un ragazzo che mi chiese di fare uno schemino che secondo lui poteva essere utile. Venne alla lavagna e scrisse:
L'ho adottato e me ne servo spesso.
Dei giovani - nella mia inchiesta - mi hanno detto che provano una sensazione
molto più piacevole e soddisfacente nella polluzione che non nella
masturbazione
dico spesso.
Una volta un gruppetto di ragazzi della III media dopo i primi incontri nei
quali non avevo ancora trattato l'argomento mi pregò, in disparte, di parlare
della masturbazione ai compagni. Noi l'abbiamo superata, mi dissero. Ma lei
deve dire che è una cosa che passa. È importante che i compagni lo sappiano
.
D'altro canto è facile sentire la ragazzina che, con l'aria volutamente ingenua
e magari il sorrisetto, chiede come si fa. Toccandosi i genitali
rispondo e mi
accorgo che le basta.
Parliamo dei riflessi,
dei "riflessi pronti" che si devono
avere per condurre l'auto.
Quando ci scottiamo una mano
.
la ritraiamo immediatamente
e dopo ci accorgiamo di esserci scottati
Lo stimolo dolorifico, partito dalla mano, è passato
attraverso i nervi, come la corrente sul fili della luce, nel midollo
raggiungendo la sostanza grigia ivi contenuta (disposta come una farfalla)
attraverso le corna posteriori. Viene trasmesso alle cellule delle corna
anteriori e formando un arco - arco riflesso) - esce dalla parte anteriore
del midollo e unendosi poi al nervo sensitivo raggiunge la periferia comandando
ai muscoli i movimenti necessari per la nostra difesa, senza l'intervento della
volontà23.
«Mentre avviene il riflesso lo stimolo dolorifico sale,
tramite le fibre sensitive del midollo, al cervello...
per cui la risposta motoria ora sarà comandata, volontaria e
si può fare... il Muzio Scevola».
La erezione del pene o il senso di calore che prova
la donna (dovuti al riempimento degli organi erettili) mentre i due si
abbracciano, oppure per gli stimoli vari di cui abbiamo parlato, avviene senza
intervento della volontà, per via riflessa: la centrale di questo riflesso sta
nel sacro24.
Le modificazioni avvenute in noi vengono trasmesse attraverso il midollo al cervello che le riconosce e la nostra volontà potrà scegliere, liberamente, se continuare nella condizione che provoca quei particolari stimoli o smettere. Ovviamente l'abbracciare il nostro compagno o la nostra compagna dà gioia ma fa anche piacere a livello genitale. Se noi ricerchiamo questo piacere ci sarà meno facile interromperlo con la volontà perché la nostra mente è tesa a questa ricerca e arriveremo alla eiaculazione o alla crisi secretiva.
Ai giovani ho bisogno di dare una informazione più dettagliata.
L'esistenza del centro sacrale è confermata dalla possibilità di provocare l'erezione per stimolazione diretta dopo una lesione a carico del midollo toracico o lombare, mentre una lesione del midollo sacrale permette ancora l'insorgenza dell'erezione da eccitamento psicosensoriale per cui si deve ammettere l'esistenza di centri diversi da quello sacrale, capaci di rispondere a stimoli di origine encefalica.
Il primo centro sopra quello sacrale è situato nei primi tre segmenti lombari ed altri sono nel cervello: nell'ipotalamo nel rinencefalo (molto sviluppato negli animali) e soprattutto nella corteccia cerebrale, la quale è il centro principale della sessualità umana come insegna Augusto Paganuzzi.
La eiaculazione (o la crisi secretiva) avviene per stimoli che partendo dal cervello raggiungono il centro lombare (emissione sgocciolante) e si perfeziona col centro sacrale (proiezione ritmica del liquido seminale).
Per la donna i centri e il meccanismo nervoso sono gli stessi che per l'uomo, solo che i vari autori sostengono che i fattori psichici ed affettivi rivestono un ruolo di primissimo piano nel senso che, pur non essendo da soli sufficienti a provocare la crisi secretiva, possono però inibirne facilmente l'insorgere qualora presentino per qualsiasi ragione una tonalità negativa. Tesi che ovviamente come sessuologa non condivido perché, se è vero che si distinguono in caso di lesioni del midollo soggetti di tipo centrale e soggetti «spinali», il comportamento particolarmente influenzabile dalla psiche farebbe della donna (sana) un soggetto di tipo centrale riservando... all'uomo (sano) la definizione di soggetto spinale: questa conclusione mi scaturisce per logica, partendo dalla solita visione unilaterale, ma è falsa.
Se per gli educatori di scuola media inferiore potrà sembrare che mi dilungo troppo in queste informazioni sul nervoso, queste saranno molto utili nella scuola superiore e per chi ha a che fare con chi soffre di lesioni nervose, come per esempio i paraplegici, o chi soffre di minorazioni psichiche, come per esempio i mongoloidi.
Se
esaminiamo il meccanismo di una ernia discale (cioè della
protrusione del cuscinetto che separa due vertebre contingue) nella
colonna lombare si può comprendere come possa insorgere una impotenza in caso di
ernia centrale, come insegna Vincenzo Pietrogrande, in quanto comprime il plesso
sacrale che contiene i nervi pudendi, ed anche in caso di ernia laterale nella
zona lombare alta poiché può colpire il nervo genito-crurale e gli
addomino-genitali che hanno tanta importanza nel meccanismo iniziale della
eiaculazione. Ritengo che queste notizie possano essere utili a tutti, se si
aggiunge che gli incidenti colpiscono, secondo statistiche fatte, principalmente
la zona delle prime lombari e ancora che nella mia pratica ortopedica ho
incontrato persone che hanno fatto del judo e presentano abbassamenti di uno o
due dischi intervertebrali con processi artrosici alle prime lombari:
interrogati (!) mi riferiscono di avere dolori a un testicolo se giovani, e
impotenza eiaculandi verso i quarantanni e spesso prima (i colpi a vuoto
mi
dicono) con conseguente riduzione o perdita della libido.
E ancora poiché la donna soffre più frequentemente dell'uomo a causa delle scoliosi — che sono delle deviazioni ad S della colonna dalla linea mediana, più o meno accentuate, con conseguente rotazione delle vertebre che coinvolgono quasi sempre il tratto cervicale — la donna più dell'uomo è soggetta a cefalee nucali, spesso con vertigini fino alla nausea e al vomito, che durano a volte alcuni giorni e spesso si acutizzano nel periodo premestruale. Questi sintomi, che comunemente si attribuiscono all'artrosi cervicale, sono quasi sempre dovuti a stiramento di due arterie che passano dentro il processo trasverso delle vertebre cervicali. Essendo queste rotate sul loro asse per la scoliosi, trascinano con sé le arterie, stirandole e causando quindi un diminuito flusso di sangue al cervello: si può comprendere come in questi casi, nella vita coniugale anche di donne giovani ma specialmente di media età, i rapporti intimi passino in seconda linea.
In nessun corso di sessuologia in nessun paese, come in nessun congresso, si è mai preso in considerazione lo scheletro come momento importante 25, ma a voi che siete quasi tutti insegnanti non posso non raccomandare la cura della colonna e mi auguro che si arrivi per i nostri bambini e i nostri ragazzi ad un aumento delle ore di educazione fisica interrompendo il più possibile le lunghe sedute nei banchi. Ricordo della mia prima infanzia felice, uno stanzone pluriclasse dove la maestra, dopo un poco che si scriveva o si leggeva, ci chiedeva di interrompere spalancava la finestra e faceva fare a noi, figli di contadini, qualche esercizio di ginnastica stando al nostro posto (e ancora il cucchiaio di olio di merluzzo che ricevevamo sulla porta della classe).